Details

Model Mayhem #:
1520175
Last Activity:
Nov 02, 2021
Experience:
Very Experienced
Compensation:
n/a
Joined:
Jan 06, 2010
Genres:

About Me

Per me la bellezza non è qualcosa che ha a che fare con l'aspetto, io cerco l'anima, credo di essere un anti glamour per vocazione, nel senso che non mi piace sia per la forma che per quello che esprime.
Ho dei generi, ma perseguo un certo modo, un preciso stato figurativo, in particolare nel ritratto il mio interesse è esprimere con naturalezza l'energia della persona, rivelarne l'aurea, far emergere l'anima.
Sono particolarmente interessato al nudo (TFCD), possibilmente nell'ambiente della persona ritratta, gli elementi del suo "territorio"€ hanno un certo peso per me.
A seconda della natura della modella le pose possono esser più o meno esplicite, sono io ad adeguarmi all'indole e alla sensibilità  delle ragazze.


"Io sono già  il fotografo che volevo diventare, anzi credo di esserlo sempre stato, anzi non volevo diventare niente. In realtà  non mi prefiggo nulla, la fotografia come ho detto tante volte è per me un'ossessione e non riesco a scrollarmela di dosso, chiamiamola una magnifica ossessione"


in esclusiva per Erotic Notes e Menstyle

di LUCA RUBBI

E' paradossale, che Robert Mapplethorpe ossia l'autore di nudo che amo di più sia l'esatto opposto della mia fotografia, difatti io non faccio mai nudi maschili, non sono omosessuale, non esercito un rigoroso controllo formale, non fotografo mai in studio, e non ho una predilezione per i toni chiari nel bianconero, oltre al fatto di non aver mai lavorato in medio formato.
Per certi aspetti ho teorizzato ed espresso concretamente nel tempo, la teoria del non controllo, ovvero le cose accadono e ci vengono incontro, è il destino.
Il mio amico Mauro Ruscelli espresse in modo formidabile questo concetto nella frase:
“Talvolta la realtà si piega ai nostri occhi per essere più bella”.
Ecco, questo è il mio senso nella fotografia, io sono l'accogliente, ma sono anche fortunato anzi lo devo essere proprio tanto perchè mi succede molto spesso.
Quello che in fondo mi ha ammaliato per anni nella fotografia di Mapplethorpe è un qualcosa che inizialmente non riuscivo a definire con chiarezza, poi lessi “Giocare sul limite” un saggio di Arthur C. Danto sul maestro newyorkese, ad un certo punto descrisse mirabilmente la sua fotografia come pornografia malinconica, ecco era quello.
Il senso della pornografia malinconica, prende una strada diversa da quello che è il significato del pornografico puro, questo è indurre all'eccitazione sessuale, la pornografia è piatta e non significante, come a dire che l'erotico evoca, mentre il pornografico cortocircuita, cioè l'immagine è già ridondante in quanto espressione del suo utilizzo che sta tutto in superficie.
Ora Mapplethorpe è certamente pornografico perchè assolutamente esplicito, ma la dimensione malinconica lo pone fuori da ciò che si è definito sopra, in quanto la mente cerca comunque e continuamente significati, ne assolutamente erotico perchè non rimanda mai a nessun gioco di seduzione garbata, Mapplethorpe è sfrontato e irriverente, provocatorio nel contenuto ma classicista nella forma.
Il mio pensiero è che la foto di nudo sia un desiderio interrotto, ci si ferma a quella ma si vorrebbe proseguire ben più in la, molti si fermano per paura o per bigotteria, travestono se stessi ed il soggetto con veli, artefatti, flou, come ad occultare quello che è il vero senso profondo, che io so essere assolutamente il desiderio reale, concreto ed incombente.
Io sono sempre diretto ed esplicito, non gioco sulla finzione, non voglio sedurre, in fondo credo che non solo sono un anti glamour, come dico sempre, ma sono anche anti erotico, e da un certo punto di vista mi aggrada di più la definizione di pornografico, il mio registro è tutto li, per anni ho creduto che se non c'è azione non c'è pornografia, oggi invece penso che la pornografia malinconica sia il mio status perfetto, a cui in fondo ho sempre ambito, e che mi porterà ad esplorare strade ancora più eccitanti non solo per me ma per tutti coloro che mi seguono.
Il mio amore per le creature femminili è evidente, ed è sempre nel senso delle energie primarie, la forma in quanto tale, l'astrattismo del nudo non mi hanno mai interessato, come pure il languore da operetta, i recitativi o il fetish da quattro soldi, per me il nudo non è solo la sensualità dell'erotico, anzi quella mi annoia quasi sempre, cerco l'esplicito senza maschere e senza finzioni, quello che voglio accogliendo la sensibilità , le posture e i dolci movimenti delle ragazze è in fondo con mezzi molto diversi quella stessa sensazione di pornografia malinconica, che molto ha a che fare con il senso della vita, e della fotografia stessa, il ciò che è stato, una sorta di saudade brasiliana, nel momento del piacere si insinua una nota di tristezza, perchè questo momento passerà, perchè tutto si perde e alla fine non possiamo che averne la coscienza, con malinconia.


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